1. Contesto di installazione
Una scommessa che l’innovazione spesso pone è quella di passare a tecnologie sostenibili senza perdite di performance. Questo è stato vero anche per quei nuovi impianti nella refrigerazione commerciale dove sono stati previsti i “sottoraffreddatori” adiabatici brevettati da MITA Cooling Technologies, serie Alchemist.
Alla scommessa ha preso parte anche Arneg Spa, leader internazionale nella progettazione, produzione e installazione di attrezzature complete per il settore del retail, integrando Alchemist ai gruppi frigoriferi di alcuni supermercati del Nord Italia.
Proprio nel settore dove opera Arneg Spa, si stanno concretizzando sfide dettate da scelte ecologiche. Tra le più importanti c’è anche il passaggio dall’utilizzo di fluidi refrigeranti ad alto GWP, a refrigeranti a più basso GWP, in particolare all’R744. Si pone quindi anche l’esigenza di rimediare alla riduzione di efficienza energetica conseguente alla scelta di sostituire i gas HFC (in genere più performanti).
Arneg SpA, in base alla sua mission aziendale punta a “perseguire le proprie finalità economiche interagendo con l’ambiente” anche tramite le nuove tecnologie intelligenti. Tutto ciò al netto di alcune esigenze particolari: i supermercati clienti di Arneg, ad esempio, possono essere situati vicino a centri residenziali e richiedere quindi soluzioni a bassa rumorosità.
2. Soluzione proposta
Alchemist è stato concepito da MITA Cooling Technologies (società che progetta, produce e commercializza dal 1960 raffreddatori e condensatori evaporativi e adiabatici) appositamente per la refrigerazione commerciale con impianti a R744, settore particolarmente esigente e attento sia ai consumi che all’affidabilità.
La versione standard di Alchemist adotta ventilatori EC PLUG-FAN a basse rumorosità, in una delle macchine installate (versione 5000 S) è stata prevista anche una pannellatura fonoassorbente per ridurre ulteriormente l’impatto acustico.
3. La chiave del successo
L’utilizzo di Alchemist si è rivelato ottimale in ottica di aumento delle performance, contenendo anche i livelli sonori: l’aria trattata adiabaticamente (quindi con una temperatura inferiore rispetto all’aria ambiente) va a “sottoraffreddare” il refrigerante del circuito frigorifero. Questa azione porta ad un aumento dell’effetto utile e di conseguenza una maggior efficienza del ciclo frigorifero che si traduce in risparmi di energia elettrica.
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